774 persone di 89 comuni della bergamasca (più altre 9 città d’Italia) hanno partecipato i giorni scorsi all’iniziativa dell’associazione Sotto Alt(r)a Quota. Un panno bianco per celebrare il giorno della Liberazione attraverso un gesto poetico e creativo, realizzato (per ora) ognuno a partire da casa propria. Tutti insieme, i 774 panni bianchi hanno composto diversi frammenti dell’opera La casa in collina, di Cesare Pavese, che sono stati letti da sedici attori professionisti, da un’insegnante e da uno dei tanti ragazzi che hanno aderito al progetto, diventando dei brevi video da ascoltare e guardare a partire da sabato 25 aprile sul sito dell’associazione SAQ.
Fra i partecipanti al progetto Un panno bianco realizzato per il 25 aprile 2020 dall’associazione Sotto Alt(r)a Quota, anche 61 ragazzi dei CCRR – Consigli Comunali dei ragazzi e delle Ragazze – di Brusaporto, Mozzo, Pedrengo e Scanzorosciate, curati dall’associazione e, per l’occasione, riuniti in una sorta di gemellaggio “a distanza” per una staffetta di parole dedicata alla memoria – uno dei temi di lavoro del nostro CCRR ogni anno – e ad alcuni brani de La casa in collina di Pavese, libro in cui si ritrovano i temi della Resistenza, della libertà e della casa come luogo di partecipazione, di rifugio e di costruzione. Nei giorni scorsi, i nostri ragazzi hanno accolto alcune parole e le hanno trascritte su un panno bianco disponibile a casa. Il panno è stato poi esposto per il tempo di una fotografia sulla prima soglia di casa e di accesso e di comunicazione con il mondo, la cassetta della posta, che oggi, in tempo di posta elettronica, sicuramente risulta un luogo di attesa quasi desueto, ma rimane, in questi giorni forse più che mai, “soglia”. A unire i frammenti donati da tutti i ragazzi, la voce di uno di loro.